mercoledì 14 febbraio 2018

Il grande ritorno di Louisa Clark



"...e d'un tratto capii perfettamente che cosa avesse cercato di spiegarmi Will due anni prima: per quei pochi minuti, mentre assaporavo un cibo insolito con gli occhi pieni di immagini nuove, ebbi la sensazione di esistere solo in quell'istante. Ero totalmente presente a me stessa, i sensi risvegliati, tutto il mio essere pronto ad accogliere le nuove esperienze che mi circondavano. Ero nell'unico posto al mondo in cui potevo essere"

"Qualche minuto dopo, con il tipico suono della bolla che scoppia, l'immagine si ingrandì ed eccolo là, nel suo vagone ferroviario, la figura massiccia protesa verso lo schermo. Sam. Il paramedico. Una montagna d'uomo. Il mio fidanzato nuovo di zecca. Ci scambiammo due grandi sorrisi un po' sciocchi.

Senti ancora la mia mancanza?
E premetti  "invio", rendendomi conto, nel momento in cui il messaggio sgusciava nell'etere, che mi ero appena condannata ad almeno ventiquattrore di ansia nell'attesa che Sam rispondesse.

"Pensa solo ad arrivare alla fine di questa giornata" mi dissi. Se c'era una cosa che mi aveva insegnato la vita era che le risposte sarebbero arrivate abbastanza presto"

"Oh, Louisa puoi restare aggrappata al tuo dolore sulla base di un orgoglio malriposto, oppure puoi semplicemente lasciar perdere e goderti il tempo prezioso che ti rimane"

( Jojo Moys - Sono sempre io )

L’ape non è un animale domestico e neppure selvatico, ma qualcosa di intermedio, una creatura capace di contrarre rapporti con l’uomo senza perdere la propria libertà; o comunque restando sempre in condizioni di riprendersela.
(Plinio, Historia naturalis)





Nessun commento:

Posta un commento