domenica 22 giugno 2014

Vendetta piccante


“Tre anni.
Per quanto tempo aveva sperato che lui tornasse? Che andasse a cercarla, ammettesse di essersi innamorato e decidesse di restare per sempre?
Troppo tempo. Alla fine era cresciuta e si era rafforzata. Aveva capito che lui non sarebbe mai tornato e doveva costruirsi da sola le proprie fondamenta.
E adesso eccolo lì.
Miranda raddrizzò le spalle. Non aveva importanza, naturalmente. Tra poco sarebbe uscita da quel ristorante e non lo avrebbe più rivisto. Era colpa solo della sorpresa se adesso il suo corpo sembrava fuori controllo.
Aprì la porta e guardò in corridoio.
«Hai un aspetto stupendo, Rossa.»
Lei si raggelò, poi si voltò lentamente per ritrovarsi faccia a faccia con il suo passato. «Grazie. Anche tu non sei cambiato affatto.»
Lui rise piano e fece un passo avanti. Il suo corpo emanava ondate di energia maschile che rischiavano di risucchiarla. Le esaminò il viso, i capelli, il corpo intero.
«Detto da un’altra lo prenderei come un complimento. Da te, non saprei.»
Miranda si sforzò di rimanere fredda e distante. «Sono sicura che la mia opinione non ti terrà sveglio la notte.»
Un sorriso pigro curvò le labbra di Gavin. “Non è la tua opinione che mi preoccupa. Sono sempre state altre cose di te a tenermi sveglio la notte.»
Lei si allontanò bruscamente, scottata dall’intimità di quelle parole. «Devo andare.»  “«Aspetta.» Gavin le afferrò un braccio.
Una vampata di calore la pervase e Miranda cercò di liberarsi, improvvisamente spaventata. Gavin parve cogliere la sua paura e non cercò di trattenerla. «Volevo solo parlarti.»
«Non c’è più niente da dire.»
Lui scosse con vigore la testa. «Ho provato a contattarti. Cioè, volevo farlo.»
«Certo. Questo risolve tutto, immagino. Grazie per aver chiarito il malinteso.»
Lui esalò un sospiro. «Maledizione, Miranda, ascoltami! Ti voglio spiegare.»
Lei accennò un sorriso. «Pazzesco. Credi davvero che incontrandomi per caso sia possibile chiarire tutto il passato in cinque minuti? Ho delle notizie per te. Non ha più importanza.»
«Sei arrabbiata. Posso capirti.»
Miranda rise. «Non sono arrabbiata. Non sono triste. Non provo niente. Mi sono lasciata dietro tutto quello che c’è stato tra noi e non sento il bisogno di riportarlo a galla.»”

(Estratto di: Probst, Jennifer. “Vendetta piccante.”) 

 
Nella vendetta e in amore la donna è più barbara dell'uomo.

Friedrich Nietzsche


da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/religione/frase-29617>

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