lunedì 16 giugno 2014

Piccoli limoni gialli



Ecco l'eterno problema del personale dei ristoranti: gli orari. Mai una sera a casa in santa pace, sempre in servizio quando le altre persone si divertivano. Da parecchio non seguiva un telefilm; adesso però ne avrebbe avuto il tempo, pensò facendo un lungo sospiro.

 Aveva bisogno di lui, era l'unico che la potesse tirare su di morale in quel momento. Sapeva che quel senso di nausea sarebbe scomparso se solo Tobias l'avesse stretta tra le sue braccia. Le sue parole di conforto le avrebbero fatto capire che non sarebbe necessariamente finita a cuocere gli  hamburger da McDonald's per il resto dei suoi giorni.

Ci volle un'attimo prima che Agnes trovasse la forza di metteregiù la cornetta. Nonostante avesse ancora addosso il montgomery sentiva i brividi di freddo.

"Mi sei mancata" Silenzio. Il cuore di Agnes, che si era appena calmato, riprese a battere forte.


Si sentiva il suoni della chitarra acustica dal soggiorno: "I thought you loved  me. I was wrong, but life goes on....."
"No..."  Agnes non si era abituata a pensare a se stessa come a una single. Non era abituata a restare sola. Il termine "single" si addiceva a chi sceglieva consapevolmente e desiderava quella condizione., ma non a chi stava a casa a sognare di sposarsi. Non che Agnes stesse a casa ad aspettare che qualcuno le facesse una proposta di matrimonio, non era ancora messa così male. La vita di coppia però le piaceva, così come la sensazione di avere accanto qualcuno di speciale, qualcuno su cui concentrare le proprie attenzioni, di cui potersi prendere cura, qualcuno da amare.


A volte si girava verso di lei e le suonava qualcosa. Angie, per esempio la canzone degli Stones, che aveva ribattezzato "Agnes" in suo onore. Lei si sentiva un pò sciocca, si vergognava, ma la sobrietà di Tobias le faceva cambiare umore. Erano momenti di tenerezza.


Al ristorante andava tutto bene. C'erano ancora pochi clienti, qualcuno in più rispetto al primo mese, ma non  abbastanza per calmare Kalle, che si fece sempre più silenzioso.


Agnes all'improvviso: "ho una cosa per te". Andò di corsa nell'ingresso a prendere il pacchetto che aveva nella borsa. "Tieni" disse porgendolo a David, che rimase molto colpito. "E' per me? perchè?" Agnes alzò le spalle. "Perchè mi andava". David strappò la carta e lesse ad alta voce quello che c'era scritto nella copertina del cd che il pacchetto conteneva: "Norah Jones....Grazie!". Poi dopo un attimo di esitazione, chiese:"E' brava?". Agnes scoppiò a ridere. "Questo lo deciderai tu. Ho pensato solo che poteva esserti utile sapere che anche dopo il duemila l'umanità ha continuato a fare musica.



 


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