lunedì 18 novembre 2013

Ritorno all'amore



11. Cuori chiusi

"Nessuno può dubitare della bravura dell'ego nel costruire falsi casi"

Una volta conobbi un uomo che all'inizio di ogni nuova relazione appariva sempre molto coinvolto: ma appena una donna apriva il proprio cuore, lui chiudeva il suo. Ho sentito parlare di questo tipo di comportamento come di una "dipendenza della fase di attrazione". Quest'uomo non andava in giro a fare del male alle donne con cattiveria. Desiderava sinceramente avere una relazione impegnata e autentica. Ciò che gli mancava erano le doti spirituali necessarie a fermarsi in un posto abbastanza a lungo da costruire qualcosa di solido con la propria compagna. Non appena scorgeva in una donna i difetti e le debolezze umane, scappava a gambe levate.  La personalità narcisistica cerca la perfezione, ed è un modo per assicurarsi  che l'amore non abbia mai la possibilità di sbocciare. Il picco iniziale può essere esaltante e alletante: ma il vero processo di crescita che segue la fase iniziale dell'attrazione può sembrare fiacco e troppo difficile per dedicarci impegno. Non appena l'altra persona viene vista come un essere umano vero e  proprio, l'ego prova ripulsione e vuole trovare qualcun'altro con cui giocare.
Alla fine di una relazione con un patner di questo tipo, ci sentiamo come se avessimo assunto cocaina. Abbiamo fatto una cavalcata eccitante a tutta velocità e ci è sembrato che stesse accadendo qualcosa di importante. Poi siamo caduti e ci siamo resi conto che non è successo proprio niente di importante. Era tutta una finzione. Quel che ci resta è solo un brutto mal di testa e la consapevolezza  che questo genere di esperienze non vanno bene, non sono salutari e non vogliamo più ripeterle.

(Estratto di "Ritorno all'amore" di Marianne Williamson)



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