domenica 28 aprile 2013

Occhi di seta e Cuore di pietra



"A pensarci, è strana l'immagine che gli altri riflettono di noi. Era stato un uomo che la lasciava fredda a farle notare la prominenza del monte di Venere nel palmo della sua mano, e, dunque, la sua sensualità. Era stato un uomo che l'annoiava a farle notare la sua allegria e, cosa ben più triste, era stato un uomo che amava a farle notare il suo egoismo"

(La palpebra sinista pag 95- 107)

° Occhi di seta di Françoise Sagan 19 racconti di strani amori °








Sette giorni di febbre e due giorni di agonia, e la signorina Orsola se ne andò da questa affollata anticamera che è il mondo dei vivi, per trasferirsi nell'unico mondo durevole e reale: quello dei personaggi di romanzo
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E' inutile stare tanto ad almanaccare! In queste cose, ricordatene, chi cerca la perfezione trova spesso la dannazione....Cosa t'importa dei consigli degli altri?. Cerca di capire quello che vuoi fare tu.
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A volte, in fondo alla pianura c'era un sole enorme: un sole velato, che galleggiava tra i vapori della terra come in un acquario che si lasciava osservare per tutta la durata del viaggio, senza che gli occhi ne fossero offesi. Il professore, allora non pensava più a niente, stava là ed era quasi felice.....
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Qualcosa di nuovo, però, era accaduto anche al professor Annovazzi: qualcosa che lo aveva riconciliato con quell'epoca in cui tutto era banale e tutte le persone erano normali, o quasi normali, e con quella sua vita che continuava a girare in tondo senza mai cambiare percorso, come la statuina di un vecchio carillon.
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....Perché ci eravamo illusi di essere ormai vicini alla meta....Per chissà quali altri motivi....Non importa!. Rifletteremo sugli errori che abbiamo commesso. Riusciremo a correggerli. Adesso però la cosa più importante che dobbiamo fare è continuare ad avere fede nella nostra vittoria.
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Naturalmente i suoi favori non erano disinteressati: ma chi, al mondo, è disinteressato?. O per soldi, o per gloria, o per amore, o per aver una ricompensa nell'altra vita, tutti quelli che da vivi fanno qualcosa, lo fanno perchè pensano di avere qualcos'altro in cambio....

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(Citazioni tratte da "Cuore di Pietra" di Sebastiano Vassallo)






 Once I had a love it was a gas
Soon turned out a heart of glass
Seemed like the real thing only to find
Mucho mistrust love's gone behind
(Blondie - Heart of glass)




mercoledì 24 aprile 2013

Libri decorati da me ;-)

 
 
 
 
 

 
° Come si realizza un libro decorato °
 
Occorrente: agendina nera, colla vinilica per incollare tutte le due metà delle pagine del libro , due stampe  10 x 15 una con un'immagine l'altra con l'immagine più sbiadita con una poesia o un testo a piacere, vernice spry dorata o argentata,  una cornice per foto 10 X 15 da incollare dietro l'agendina, minuteria varia da usare come decorazione.
 
*Si apre l'agenda a metà e si incolla ogni pagina con la colla vinilica, si piegano un pò gli angoli in basso e in alto delle due pagine centrali, si mette poi ad asciugare l'agendina per 3/4 giorni finchè la colla non si è completamente seccata. A questo punto spruzziamo il colorante spray dorato o argentato sulle due pagine centrali del libro, sopra, sotto e ai bordi del libro stesso, si può anche usare dello smalto dorato o argentato con il pennellino, fate voi.  Tagliamo e incolliamo sempre con la corta vinilica le due foto 10 x 15 che abbiamo fatto sviluppare. Io ho scelto delle immagini trovate in rete, in una c'è l'immagine , nell'altra c'è l'immagine stessa un pò sbiadita dove ho scritto sopra un testo che mi piaceva ( per questo ho usato paint shop pro che è un programma per la grafica web molto bello) A nostra scelta possiamo mettere poi delle cosine carine per decorare il libro: conchiglie, fiori secchi o finti, perline ecc ecc e li incolliamo con la colla attak. Prendiamo poi la cornice e ci incolliamo sopra il libro con la colla attak oppure con il silicone trasparente (se usiamo quest'ultimo ci vuole almeno un'altro giorno per asciugare) sarà la cornice per foto a tenere in piedi e in vista il nostro libro decorato*
 
 


domenica 21 aprile 2013

Finché le stelle saranno in cielo

Ultimamente mi capita di leggere romanzi ambientati durante la seconda guerra mondiale, è un caso, anche se un pò strano sembra che li vado a cercare apposta....invece mi faccio solo influenzare dai titoli "Finchè le stelle saranno in cielo" mi pareva solo  una roba romantica ;-) invece è un romanzo molto bello. Un giorno Hope, una donna sui 35 divorziata, madre di una dodicenne e responsabile della pasticceria di famiglia in America decide di partire per Parigi, per accontentare la richiesta di sua nonna Rose detta Mamie e di sua figlia Anne. Dovrà cercare la famiglia di origine di sua nonna e scoprire non solo se ha dei parenti ancora in vita ma dovrà anche ricostruire il passato di sua nonna che soffre di alzheimer e non ha potuto raccontarle molto....anche in questo libro si parla di shoah.


“«Sì, sono ebrea», dichiara, «ma sono anche cattolica.» Dopo una breve pausa aggiunge: «E anche musulmana».”
“«Mamie, cosa vuoi dire?» domando, tentando di impedire alla mia voce di tremare. «Non sei musulmana.»
«Non è la stessa cosa? È l’umanità a creare le differenze. Ma questo non significa che non sia sempre lo stesso Dio.»”

“Lavorò nella nostra pasticceria. Lei e mia madre trascorrevano molte ore in cucina, parlando a bassa voce. Non so di cosa discorressero: mia madre diceva sempre che erano cose da donne. Ma Rose ci insegnò a preparare la tarte des étoiles, la torta con la stella che oggi vi ha portato qui da me. Era la sua preferita, e anche la mia, perché Rose mi raccontò la storia.»
«Quale storia?» chiedo.
Lui sembra stupito. «La storia per cui dava alla crosta la forma di una stella.»
Alain e io ci scambiamo un’occhiata. «Perché?» chiedo. «Qual è la storia?»
«Non lo sapete?» ribatte monsieur Haddam. «Le faceva pensare alla promessa del suo amore di amarla finché le stelle saranno in cielo.»”

Estratti di: Harmel, Kristin. “Finché Le Stelle Saranno in Cielo.” Garzanti Libri, 2012-08-14T22:00:00+00:00. iBooks.
  




lunedì 15 aprile 2013

Ho sognato la cioccolata per anni



Nell'estate del 1941, sotto l'occupazione nazista, non c'era un posto dove un ebreo potesse riparare.
La vista di una patata mi ricorda sempre quei tempi. Sento ancora il gusto della brodaglia piena di terra che ci davano nei campi. Come ero grata quando trovavo un pezzetto di buccia che vi galleggiava! Ricordo che mi sentivo incredibilmente fortunata, quasi millionaria, se mi capitava di raccogliere una patata in un campo, anche schiacciata o marcia e riuscivo a trafugarla nel ghetto.
Posso inoltre dire quando sono particolarmente ansiosa prima ancora di accorgemene, perchè inizio a comprare enormi quantità di pane e di accumularlo. Non riesco ancora ad abituarmi all'idea che una persona possa mangiare tutto il pane che vuole.
e ogni volta che mio marito o qualcun altro mi chiede che strada voglio fare, ridivento la bambina spaventata che stava per essere ammazzata dai nazisti nel 1934, perchè disse a suo padre di prendere la strada panoramica invece dell'altra.
Questi ricordi così intensi e oppressivi che a volte mi chiedo, a che serve parlarne? Chi non li ha vissuti può riuscire a capire? Mi ha procurato un certo sollievo scrivere questo libro, sebbene a volte sia stato anche molto penoso. Prima di iniziare a lavorarci, i mie ricordi erano molto vivdi e immediati, ma quando ho cominciato ad approfondire i dettagli, ho scoperto che c'erano molti terribili eventi che mi ero quasi permessa di dimenticare. Ho dovuto  riviverli per poterne parlare.
Comunque sia, anche dopo che il lettore avrà chiuso e riposto questo libro, io resterò con la mia pena.
Quando accade qualcosa a qualcun'altro, è terribile. Ma quando accade a te, il dolore non ti abbandona. Tu sei solo con la tua sofferenza.

(Estratto dal libro "Ho sognato la cioccolata per anni" di Trudi Birger)


venerdì 12 aprile 2013

Il profumo delle foglie di limone






"Sandra una ragazza in dolce attesa va in vacanza da sola in un paesino della Spagna per decidere cosa fare della sua vita.  Un giorno in spiaggia ha un malore e viene soccorsa da una coppia di gentili vecchietti norvegesi anche loro in vacanza. Fanno amicizia e lei va poi a vivere con loro anche per fare da dama di compagnia all'anziana signora. La loro casa è un paradiso: ci sono piscina, il barbecue, il pergolato, alberi da frutto; limoni, aranci...  sono una coppia di benestanti senza figli e nipoti, ma hanno molti amici a cui sono uniti da una specie di patto, di associazione. ...Hanno una vita sociale molto attiva, organizzano feste di lusso a casa loro. Un giorno durante una partita a carte insieme la protagonista conosce Alberto, un uomo misterioso e affascinate che la colpisce da subito. La ragazza si trova molto bene con loro, sono un pò i nonni che ha sempre desiderato. Un giorno però incontra un signore dall'aspetto curioso con un fazzoletto al collo e un cappello di Panamà: Julìan  che segue e spia da tempo i due anziani coniugi e decide di mettere in guardia Sandra da quella coppia dall'apparenza tanto gentile....."
Non scrivo di più perchè il libro è da leggere assolutamante e non voglio rovinare la sorpresa. E' uno dei libri più belli che ho letto ultimamente, non è la solita storia melensa amorosa ha una bella trama scorrevole e piena di suspense e colpi di scena. Dovrebbero farne un film per il cinema. L'autrice è Clara Sánchez e sicuramente leggerò altri suoi libri.
 Qui sotto ho messo delle frasi tratte dal libro che mi hanno colpita maggiormente:




"Se si aspetta qualcosa per tanto tempo e sembra che non debba mai arrivare, quando alla fine compare ti disorienta".

"Cinque: non lasciarti suggestionare dal male. La grande specialità del male è farti crede che ha più potere del bene".

"Sentivo  che era come gli amori estivi dell'adolescenza, che restano rinchiusi in quel mese di vacanza come la farfalla che avevo tatuato sulla caviglia".

"Le storie non finiscono finchè non abbiamo chiuso tutti i conti, finchè non ci abbiamo messo un punto con la testa o con il cuore".

"Non si può stare ad aspettare l'amore perfetto per tutta la vita. L'amore perfetto non è reale, niente che sia perfetto lo è, per cui neanche il nostro rapporto doveva essere perfetto: ci saremmo limitati a vederci ogni tanto e a portare insieme Janìn al parco".

lunedì 8 aprile 2013

Sei una carota, un uovo o una foglia di te?

C’è un racconto su un contadino dell’Asia che andò dal saggio del villaggio dicendogli quanto fosse difficile la vita per lui; non sapeva come tirare avanti e voleva gettare la spugna. Era stanco di lottare e battersi; sembrava che non appena avesse risolto un problema, se ne presentasse subito un altro.
Il saggio chiese allora all’agricoltore di andare al lago e di portargli un secchio d’acqua. Poi versò l’acqua in tre pentole e le mise su tre ganci sopra il camino. Ben presto l’acqua iniziò a bollire: nella prima pentola mise un mazzo di carote, nella seconda alcune uova e nella terza una manciata di foglie di tè. Dopo tre ore di cottura, tolse le pentole dal fuoco. Prese le carote e le trasferì in una ciotola, poi le uova e le mise in un’altra; infine versò il tè in un terzo contenitore. Voltandosi verso il contadino, il saggio disse: «Dimmi cosa vedi».
«Carote, uova e tè» rispose il primo.
Quindi il saggio disse: «Prendi le carote e dimmi cosa senti». Il contadino ubbidì e disse: «Le carote sono tenere».
Quindi il saggio chiese all’agricoltore di prendere un uovo e di romperlo. Dopo averlo sgusciato, il contadino osservò che l’uovo era diventato sodo. Infine il saggio chiese al contadino di bere il tè e questi, dopo avere assaggiato l’infuso fragrante, sorrise.
Il contadino quindi chiese: «Che cosa significa tutto questo?». Il saggio gli spiegò che tutti e tre gli alimenti avevano affrontato la stessa avversità: l’acqua bollente, ma che ognuno aveva reagito diversamente. Le carote erano entrate nell’acqua sode e forti, ma si erano ammorbidite e indebolite; l’uovo era fragile e il sottile guscio esteriore ne proteggeva l’interno liquido, ma l’acqua bollente ne aveva indurito il contenuto. Le foglie di tè invece erano uniche: mentre galleggiavano nell’acqua bollente, l’avevano trasformata.«E tu quale sei?» chiese il saggio al contadino. «Quando le avversità bussano alla tua porta, come rispondi? Sei una carota, un uovo o una foglia di tè?».
Quando guardate ai problemi che affrontate nella vita chiedetevi: «E io quale sono? Sono la carota che sembra forte, ma che si ammorbidisce e indebolisce di fronte al dolore e alle avversità? Sono l’uovo che inizia con un cuore fragile e uno spirito fluido, ma che si indurisce e diventa rigido dopo la perdita di un lavoro, la fine di una relazione, una difficoltà economica o qualche altra prova? Oppure sono come le foglie di tè che trasformano l’acqua bollente, ossia la circostanza stessa che causa il dolore?».
Quando l’acqua si riscalda, il tè rilascia fragranza e gusto. Se siete come le foglie di tè, quando le cose vanno male, migliorate e cambiate il mondo intorno a voi. Quando le cose si fanno difficili e vi trovate di fronte a una grossa prova, vi elevate a un livello più alto?
È nei piani di Dio che le persone abbiano felicità che le renda dolci, avversità che le rendano forti, dolore che le renda umane e speranza che le renda felici. Le persone più felici non hanno per forza il meglio di tutto, ma sanno trarre il meglio da ciò che arriva loro. Il futuro più brillante si baserà sempre su un passato dimenticato; nella vita non si può progredire finché non si lasciano andare i fallimenti e i dolori passati.

(Tratto da crea il tuo futuro con la mente conscia di Joseph Murphy)



mercoledì 3 aprile 2013

Principi rospetti, coperchi barattoli e creme caramel in fimo



 
Ho realizzato degli orecchini con il principe rospetto con la pasta fimo ;-).
Avevo visto questi simpatici orecchini in un negozio di bijoux il modello originale erano fatti di ferro e pietra dura verde, molto belli, peccato che quando li volevo comprare erano finiti :( così ho pensato di fare qualcosa di simile, nell'attesa di ritrovarli un giorno....  
  


Qui sotto tre coperchi e orecchini creme caramel sempre fatti in fimo e silicone by me.